Bio



Sono nato a Monselice nel 1978. Ho trascorso l'infanzia e l'adolescenza a Padova, nel quartiere dell'Arcella, cui sono rimasto profondamente legato.
Dopo la laurea in lettere ho iniziato a insegnare. 
Ho insegnato a Castelfranco Veneto e a Montebelluna, dal 2007 insegno nel liceo Brocchi di Bassano del Grappa. Vivo ad Asolo.

Oltre alla scrittura e all'insegnamento mi piacciono le camminate e le pedalate, specie sul Monte Grappa. 

Ovviamente mi piace leggere. Amo i grandi della letteratura veneta del 900, Meneghello, Rigoni Stern, Buzzati primi tra gli altri. Fin da piccolo sono innamorato della scrittura di Guareschi. Credo che il "Satyricon" di Petronio sia una delle opere più geniali della civiltà occidentale.

Ho pubblicato il mio primo romanzo, "Sul Grappa dopo la vittoria", nel 2009, grazie all'insistenza di un amico. Da allora il piacere della scrittura mi ha accompagnato, e ho avuto la fortuna di pubblicare altri lavori, sia di narrativa che di saggistica.

La prima casa editrice che mi ha dato fiducia è stata la Santi Quaranta di Treviso. L'editore Ferruccio Mazzariol mi ha insegnato tanto, soprattutto che ogni libro deve camminare, e che bisogna accompagnarlo ovunque ti porti, se vuoi vederlo crescere. 

Nel 2015 sono passato alla Neri Pozza, con cui ho pubblicato "La reliquia di Costantinopoli", "Nuovo Sillabario veneto" e "Prima dell'alba". Con quell'editrice ho avuto l'onore e il piacere di partecipare al Premio Strega del 2016, e di iniziare a girare per tutta Italia per promuovere i miei libri.

Nel 2018 ho pubblicato con l'editrice Marsilio "Lungo la Pedemontana", un libro che mi ha permesso di confrontarmi con il saggio narrato, un genere che non avevo mai frequentato, e che mi ha offerto parecchi stimoli.

L'anno dopo ho incontrato l'editrice Solferino, con la quale ho pubblicato "L'ultimo Carnevale", che si è aggiudicato il Premio Città di Como 2019 come migliore romanzo fantasy. 

Nel 2020 sono approdato all'editrice Einaudi, con la quale ho pubblicato "Se l'acqua ride", un libro che mi ha donato davvero molte emozioni e parecchio divertimento in fase di scrittura. Questo romanzo è stato selezionato nella cinquina finalista del Premio Campiello 2021, aggiudicandosi il secondo posto nella finale: un altro dono stupendo e inatteso.

Nel 2022 sempre con Einaudi ho pubblicato "Il Moro della cima", romanzo che mi ha permesso di ritornare sul Monte Grappa, sulle orme del Moro Frun, il primo gestore del rifugio di cima Grappa. Questo romanzo si è aggiudicato il Premio Monte Caio per la narrativa di montagna e il Premio Mario Rigoni Stern 2022 per la letteratura multilingue delle Alpi.

Dal 2018 collaboro continuativamente con i quotidiani veneti del gruppo GEDI: Tribuna di Treviso, Mattino di Padova, Nuova di Venezia e Mestre, Corriere delle Alpi.

Dal 2022 dirigo assieme ad Alberto Trentin la scuola di scrittura ri-creativa Alba Pratalia.

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