sabato 17 gennaio 2015

Incrociamo le dita...

Anche se la scaramanzia in questi casi non è mai troppa...

Vorrei condividere con voi la gioia, sia pure affaticata (o forse è gioia proprio perché è affaticata?), per la conclusione della prima stesura del mio ultimo romanzo.

Ci sarà ancora da tagliare, limare, rabberciare.
E poi bisognerà vedere se e come questo nuovo lavoro potrà avere la fortuna della pubblicazione.

In un caso o nell'altro, ho goduto ancora una volta del piacere di costruire un percorso, inventare dei personaggi, indagare un periodo storico per poter trovare, come in un labirinto, il punto giusto, il varco a mio avviso più adatto in cui far passare le vicende, attraverso cui provare a far vivere i protagonisti...
Un anno e tre mesi di letture, di scritture e riscritture, di confronti e discussioni con le persone a me più prossime, alle quali va tutta la mia gratitudine e il mio affetto.

Spero, ovviamente, di poter condividere al più presto con chi vorrà il frutto di questo itinerario, ma sono contento di poter dire che è stato per me un vero divertimento (forse più che nei miei altri tre libri) intraprendere questo viaggio, dare corpo e parole ad una storia che da anni mi oscillava nella testa...
E non nascondo che, all'ultima pagina, come al termine di un viaggio o di una vacanza, un po' di malinconia mi ha preso, facendomi rimpiangere i momenti in cui, come lungo i tornanti di un sentiero di montagna, guardavo in alto e vedevo la vetta ancora lontana, e la giornata ancora lunga davanti a me!

Fin qui, dunque, è fatta. Ora incrociamo le dita, e andiamo avanti!



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